"La gratitudine viaggia attraverso ai canali del cuore".
(Simone Venditti)
Magari sono stati scritti libri per trattare questo tema. Eppure è tanto semplice, come la vita, la gratitudine è quell'energia che si prova nel momento in cui ci sentiamo riconosciuti come esseri degni d'Amore e/o quando riconosciamo lo stesso negli altri.
..Essa è dare e ricevere Amore!
Quando facciamo volontariato possiamo farlo per una connotazione prettamente mentale dicendoci che è giusto. Se però non proveremo un minimo di emozioni positive nel farlo smetteremo dopo poco. E quelle emozioni positive, quello “lo faccio perché mi piace” racchiude il seme della gratitudine. Facendo volontariato perché mi fa stare bene c'è molta probabilità che continuerò.
Domandatelo adesso
Voglio andare ben oltre in questo discorso e mi piacerebbe che ora ti auto-ponessi due domande “cosa è la gratitudine per me?” e “per cosa provo gratitudine?”.
Se so in che modo posso rispondere, so in che modo la mia vita può essere accresciuta!
Io provo gratitudine quando aiuto i miei clienti! Vederli andare via risollevati, sentendo fortemente dentro loro la loro via d'uscita dal problema che stanno vivendo, col sorriso che è parte del percorso tanto quanto il pianto, io provo gratitudine! Mi sento di essere nel posto giusto e al momento giusto su tutta la terra. Pensa a quant'è grande la terra.. Beh, proprio qui, nel mio studio che, per quanto grande, rispetto alla terra, è pur piccolino.
In quel momento mi trovo esattamente nel posto nel quale vorrei essere e nel quale sento, con ogni parte del mio essere, che non c'è altro che potrei mettermi a fare, anche alambiccandomi il cervello per mille anni!
Il momento e il posto giusto sulla terra è dove e quando si prova gratitudine!
Gratitudine è dare “con Umanità” ed umiltà, senza aspettarsi nulla in cambio, sentendo quel soffice tepore che scalda il cuore; gratitudine è ricevere quando si sa di essere stati riconosciuti come esseri meritevoli di amore. Quando qualcuno ti fa un regalo, quando ricevi uno sconto o una visita inaspettata e anche quando sei consapevole che ciò che hai attorno è in continuo cambiamento.
Gratitudine è saper bere del nettare che sgorga dal presente e saper riconoscere ogni attimo come una magia che proprio li, proprio in quel momento, proprio ora si sta esprimendo, in quella forma, in quel modo, in quel tempo e mai più sarà tale.
L'antidoto
Di certo non è cosa automatica. Ci sono volte in cui riesco a collegarmi col provare gratitudine e volte nelle quali mi è assai più difficile. L'antidoto che ho trovato? Riconoscere che se non provo gratitudine la mia mente mi sta trasportando nel passato o nel futuro. Nel passato mi struggo e rammarico per ciò che non è stato o non è più; nel futuro provo paura per ciò che vorrei evitasse di succedere e potrebbe succedere.
Il primo passo è riconoscere tale meccanismo. Il secondo passo è sapersi fermare. Se rimango nel passato e nel futuro, perdendomi il presente, vengo letteralmente palleggiato entro un loop che mi scarica, mi fa stancare e di conseguenza vedrò sempre più difficili le situazioni che mi si presentano. Allora il secondo passo essenziale è sapersi fermare e dire “aspé n'attimo, in sta roba ci sono già finito, com'é che avevo fatto la volta scorsa?!”.
Dopo il fermarsi, il terzo passo è il rimanere ad ascoltarsi per “fare un check” di cosa provo e sento. Rimanere in ascolto di me stesso mi permette di iniziare a disinnescare il loop su detto.
Grazie Grazie Grazie!
Si potrebbero fare molte altre cose di conseguenza e ognuno ha strutturato diversi modi rispetto al filone che segue. Il concentrarsi su qualcosa per cui provare gratitudine e cercare di tendervi, concentrandosi su quello per il quale al momento posso provare gratitudine è uno di quelli.
E tu per cosa provi gratitudine? :)
Ti ringrazio per la lettura e ti auguro la Pace della mente e la Gioia del cuore adesso! ☀️
Comments